Conosci i benefici della dieta probiotica anti-intolleranze? Scopri a cosa serve e quali sono gli alimenti da preferire!
L’intestino costituisce la parte finale dell’apparato digerente, l’organo più lungo del corpo. Regola diverse funzioni, tra cui la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Capita però, anche di frequente, di doversi destreggiare al meglio quando l’intestino fa i capricci.
Una dieta disordinata, lo stress, l’assunzione di alcuni farmaci, potrebbero causare lo sviluppo di:
- stitichezza
- infezioni batteriche
- gonfiore addominale.
Si tratta di disturbi provocati da un disequilibrio del microbiota intestinale, ovvero l’insieme dei microrganismi che lo compongono. Seguendo un’alimentazione adeguata è possibile però favorire il benessere del tratto intestinale.
Che cos’è la dieta probiotica anti-intolleranze?
Come suggerisce il nome stesso, la dieta probiotica anti-intolleranze contribuisce a ripristinare la funzionalità dell’intestino, in presenza di ipersensibilità o di disturbi come quelli elencati sopra. I protagonisti di questo regime alimentare sono proprio i probiotici, dal greco “pro” + “bios”, cioè “in favore della vita”. Si tratta di microrganismi, per lo più batteri “buoni”, che supportano l’intero apparato gastrointestinale.
Dove si trovano i probiotici? In alcuni prodotti alimentari di consumo comune e che probabilmente fanno già parte della tua dieta, come il latte fermentato e derivati, ma anche i crauti, il pane a lievitazione naturale, il tofu (un alimento fermentato a base di soia).
Dieta probiotica anti-intolleranze: come funziona
La dieta probiotica anti-intolleranze, in virtù della sua finalità, si basa principalmente su un consumo minore di prodotti alimentari che potrebbero innescare intolleranze e ipersensibilità all’intestino. Partendo da questo presupposto, avremo uno schema dietetico che punta su alimenti facilmente digeribili o che migliorano la funzionalità dello stomaco.
Le colazioni sono dunque a base di zuccheri semplici senza glutine e di carboidrati complessi. In aggiunta, è prevista una quantità media di grassi buoni e di proteine.
Per gli spuntini si consigliano i centrifugati di verdura e frutta fresca. Pranzi e cene invece, saranno a base di grassi buoni, proteine, carboidrati complessi.
Cosa si intende per grassi buoni? I grassi, spesso demonizzati, in realtà non sono tutti nemici della salute. Vanno distinti tra:
- grassi saturi. Sono quelli presenti in alimenti come i formaggi, la carne rossa, l’olio di cocco
- grassi insaturi. Sono contenuti per lo più in prodotti di origine vegetale, ad esempio la frutta secca e l’avocado, come anche in alcuni alimenti di origine animale, tra cui il salmone, ricco di omega 3.
I grassi buoni assolvono diverse funzioni nell’organismo e in generale promuovono la buona salute di diversi distretti corporei, come il cuore o l’apparato gastrointestinale. Alimenti con una buona fonte di grassi buoni sono anche: olio EVO, pesce azzurro, olio di lino.
Dieta probiotica anti-intolleranze: cosa mangiare?
Abbiamo visto come funziona la dieta probiotica anti-intolleranze. Ora, entriamo nel dettaglio e vediamo cosa consumare per seguirla in modo corretto. Considerando lo schema descritto sopra, puoi variare gli alimenti come preferisci.
Una colazione tipo della dieta probiotica anti-intolleranze può prevedere il consumo di kefir, da associare a della frutta fresca e a semi oleosi e noci. Puoi sostituire il kefir con lo yogurt greco o con il latte di mandorle. Oppure, potresti optare per della marmellata, dei fiocchi di avena, delle gallette di quinoa, al posto della frutta secca e dei semi oleosi.
A pranzo invece, potresti cucinare una zuppa di ceci, della pasta di grano saraceno condita con olio EVO e della verdura, del riso venere con zucchine. Alcune idee per dei secondi piatti sono: un’insalata di pomodori o di ceci, dell’avocado, del salmone cotto alla griglia o al vapore.
Passiamo alla cena e anche qui non mancano delle proposte sane che ti aiuteranno a ripristinare la funzionalità dell’intestino. Puoi provare del pollo insaporito con le spezie che preferisci, dell’orata al cartoccio, 2 uova, del tacchino (alla griglia o in padella). Accompagna poi con delle carote, del pane integrale, delle patate novelle, della verdura cotta o con un bel minestrone.
In generale, non sono presenti prodotti alimentari che potrebbero far scaturire ipersensibilità, come ad esempio gli alcolici e il caffè. Piuttosto, vengono proposti alimenti probiotici (come il kefir e lo yogurt greco), carne per lo più bianca e molto pesce ricco di grassi buoni.
Altro suggerimento: accompagna il tuo pasto sorseggiando una tisana o del tè verde!
Considerata l’infinita selezione di alimenti ai quali possiamo attingere con estrema semplicità, è facile immaginare come l’alimentazione possa trasformarsi in una jungla. Quindi, comprendere cosa può farti stare bene e come impostare un regime alimentare finalizzato, ad esempio, alla perdita di peso, diventa cruciale.
Nel caso della dieta probiotica anti-intolleranze puoi favorire la funzionalità del tratto gastrointestinale riducendo il consumo di alcuni alimenti a favore di altri, almeno fino a quando non avrai ottenuto risultati soddisfacenti. In media, dovrebbe essere seguita per almeno un mese e poi al bisogno.
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