La notte il nostro metabolismo è al minimo sindacale, pertanto tutte le calorie in eccesso vengono accumulate senza essere smaltite.
Mangiare troppo la sera a cena, dopo cena o peggio ancora spiluccare durante la notte non aiutano certo a mantenere il peso forma. Per dimagrire o, almeno, non ingrassare, bisogna concentrare il grosso dell’introito calorico totale nei primi due pasti della giornata, a cominciare dalla colazione, troppo spesso penalizzata. E’ tutta una questione metabolica.
Il nostro corpo è biologicamente programmato per essere più attivo nelle ore del sole, e il picco di efficienza si raggiunge proprio dopo la prima colazione, le cui calorie dovrebbero costituire almeno il 15-20% del totale. In pratica il cibo che consumiamo dopo il digiuno notturno viene subito smaltito dal corpo per svolgere tutte le attività fisiche e mentali che gli vengono richieste e per attivare le funzioni biologiche relative. Ecco spiegato perché al mattino possiamo concederci anche quel dolcetto che invece, dopo cena, si trasformerebbe subito in depositi di grasso.
Mangiare carboidrati semplici di notte, infatti, è controindicato, perché si attiva un meccanismo primordiale per cui il corpo immagazzina quelle energie presupponendo che il giorno dopo non avrà la possibilità di fare “rifornimento”. Ma oggi, soprattutto se conduciamo una vita sedentaria, non siamo più giovanissimi e abbiamo qualche chilo di troppo, di quelle energie aggiuntive non abbiamo bisogno!
Ecco perché non è consigliabile cenare troppo tardi, quando il metabolismo rallenta e il corpo si prepara al riposo notturno, e soprattutto non esagerare con porzioni e le calorie.
Inoltre, se andiamo a dormire subito dopo aver cenato, rischiamo di complicare la vita al nostro apparato digerente, costretto ad un superlavoro quando invece dovrebbe riposare.
L’ideale sarebbe consumare una cena leggera non più tardi delle 20, evitando di cedere ai peccati di gola davanti alla tv.