Non sempre una pancia gonfia è sinonimo di sovrappeso. Anzi, spesso all’origine del gonfiore ci sono elementi più leggeri dell’aria: i gas intestinali!
Flavia è una donna di 33 anni appena entrata a far parte della polizia municipale della sua città. Come ci racconta lei stessa, il suo problema è quello della pancetta:
Ultimamente ho difficoltà a trovare un abbigliamento adatto a contenere le mie forme. Persino la mia divisa mi sta stretta! Eppure non ho modificato la dieta e la bilancia non mi dice che sono ingrassata. Non so proprio cosa fare, ho questa pancia che non se ve va…
E’ davvero colpa della ciccia? Oppure il problema di Flavia potrebbe essere quello del meteorismo? In effetti il suo intestino in questo periodo potrebbe essere alle prese con forti volumi di gas prodotti nel corso del processo digestivo, che non riescono ad essere assorbiti in modo corretto e pertanto le vanno ad ingolfare l’addome, che si dilata.
Flavia deve infatti sapere che il metabolismo di alcuni alimenti, in particolare carboidrati, talvolta può risultare elaborato e complesso, e una delle conseguenze è appunto una produzione sovrabbondante di gas derivanti dal processo fermentativo.
A svolgere il compito di completare il metabolismo di queste sostanze sono i batteri e gli enzimi presenti nell’intestino tenue ma, quando ci sono degli squilibri, la digestione va ad incepparsi nella sua fase conclusiva, con conseguente rallentamento del processo e formazione di gas. Di qui la pancia gonfia come un pallone.
Ad incidere sul gonfiore addominale e sul meteorismo sono tantissimi fattori, tra i quali:
- Disbiosi: condizione di alterazione della microflora batterica intestinale a sua volta legata a stress, ansia, dieta squilibrata, assunzione di determinati farmaci o condizioni patologiche dell’intestino.
- Intolleranze o sensibilità ad alcune sostanze alimentari tra cui il glutine del grano e di altri cereali, come ad esempio l’orzo e il farro, il lattosio o le proteine del latte, il nichel (un metallo molto presente nei cereali, nel cioccolato, nei legumi e in alcuni ortaggi tra cui i pomodori) ecc.
- Errato stile di vita: una causa di gonfiore è la fretta, ovvero l’abitudine a consumare i pasti molto velocemente, masticando poco i cibi e ingoiando, oltre ai bocconi, molta aria. Altre cause sono il fumo, masticare troppe gomme o caramelle, non fare abbastanza moto.
Ma come si fa a distinguere una “vera” pancetta da un gonfiore che è conseguenza di disordini intestinali? In una persona magra, con una minima percentuale di grasso corporeo, è chiaro che un addome dilatato è segno di meteorismo. Il problema si pone in chi ha un fisico più morbido dove, però, la pancetta sia comunque un po’ troppo voluminosa in rapporto al resto delle forme.
E allora, quali sono le differenze tra una pancia gonfia d’aria e una pancia un po’ “cicciotta”? La seconda, di solito, non dà fastidio, se non sotto il profilo estetico (ed eventualmente medico se il grasso è eccessivo). La prima, invece, è una pancia in difficoltà, che “chiede tregua”. Oltre al gonfiore potrebbero manifestarsi dolore e crampi perché le bolle di gas premono contro le pareti intestinali, dilatandole, e insofferenza agli abiti stretti e alle cinture.
Del suo addome gonfio Flavia non ne può veramente più:
A volte, anche solo dopo ave preso un caffè, mi devo allentare la cintura dei pantaloni della divisa perché sento la pancia che si dilata e non riesco a trattenerla. Devo trovare una soluzione, non ce la faccio più!
Flavia ha ragione a voler andare a fondo nella faccenda, e la prima cosa da fare dovrebbe essere rivedere la sua dieta. Non è detto che Flavia mangi troppo, piuttosto è probabile che mangi male. La prima cosa da fare potrebbe essere quella di mettere l’intestino a riposo con cibi facili da digerire, come carne bianca di pollo o tacchino, riso condito in modo semplice, patate, carote e zucchine lesse, pesce bianco e frutta non meteorica come le banane, le fragole o gli agrumi.
E’ però molto importante che Flavia cerchi di capire quali sono gli alimenti che la gonfiano di più e che le risultano indigesti. Un buon consiglio potrebbe essere quello di redigere una sorta di diario dei sintomi in cui, oltre ad annotare con scrupolo ciò che mangia a colazione, pranzo e cena, documenti anche gli eventuali effetti del pasto sul suo intestino. Se, ad esempio, un’ora dopo aver fatto colazione con latte e biscotti si avvertono gonfiore e mal di pancia, il sospetto potrebbe essere quello di una difficoltà a digerire il lattosio.
Oltre a seguire un’alimentazione più light (ma equilibrata e nutriente, non ipocalorica), Flavia dovrebbe cercare di ridurre il carico di stress accumulato e dedicarsi un po’ più ad una moderata attività fisica, concentrandosi anche sulla tonificazione dei muscoli addominali.
Con tutti questi accorgimenti Flavia potrebbe davvero riuscire a sbarazzarsi del problema del gonfiore. Appuntamento tra un mese per scoprire come è andata!