Pane, pasta e cereali integrali: ricchi di fibre e proteine, si metabolizzano con più lentezza e procurano un maggiore senso di sazietà rispetto a quelli raffinati.
Sempre più persone si orientano sul consumo di cereali integrali anziché raffinati. Questo significa pane, pasta, riso, cereali per la colazione, biscotti, fette biscottate e persino croissant e dolci fatti con farine integrali o semi integrali anziché con la classica farina bianca 00.
Quali benefici apporta al fisico e alla linea questa scelta “integralista”? Senza dubbio è una buona cosa. Infatti quando le farine del grano o di altri cereali vengono sottoposte a processi di raffinazione, vengono private della crusca (che è l’involucro esterno del chicco) e del germe interno, che sono anche le parti più ricche di fibre e di proteine.
Quindi, se in termini di calorie non c’è una grandissima differenza tra un piatto di pasta integrale e uno di pasta bianca (circa 120 calorie per 100 g contro 137), in termini di assimilazione e potenziale aumento di peso le differenze ci sono, eccome.
Le fibre e le proteine dei cereali integrali riducono l’assorbimento di zuccheri e grassi a livello intestinale, abbassando, quindi, anche l’impatto glicemico. Questo ci aiuta a non ingrassare. Inoltre, i cerali integrali si metabolizzano con più lentezza, procurandoci un senso di sazietà maggiore. Mangiare un risotto integrale ci fa sentire pieni più a lungo di un risotto bianco.
Un consiglio: meglio scegliere i cereali integrali biologici, perché altrimenti si rischia di assumere, insieme al chicco intero, anche gli anti parassitari che ci avranno spruzzato sopra.