Una dieta sbilanciata verso i grassi può generare accumuli adiposi e alterazioni metaboliche anche rilevanti. Ecco come agire!
Igrassi che introduciamo ogni giorno con la dieta hanno un ruolo fondamentale per l’organismo.
Vengono utilizzati come fonte e riserva di energia (1 grammo fornisce circa 9 Kcal), sono componenti essenziali delle membrane cellulari, sono importanti per la produzione di diversi ormoni, per la coagulazione del sangue, per l’assorbimento di alcune vitamine, per mantenere la temperatura corporea e tanto altro ancora.
Il problema non è rappresentato dai lipidi in sé ma dalla tipologia e ovviamente dalla quantità.
I più dannosi sono i grassi saturi, presenti nelle carni grassi e nei latticini, ma soprattutto i trans/idrogenati che si trovano nei fritti, nella margarina e nell’olio di palma, nei prodotti da forno, nelle merendine e negli alimenti confezionati in genere.
Più difficili da metabolizzare, se vengono consumati in eccesso tendono a depositarsi nel tessuto adiposo, portando al sovrappeso e ad un aumento del colesterolo cattivo LDL.
Occhio alla sindrome metabolica
La tendenza ad accumulare surplus di grasso nella fascia addominale (grasso viscerale), per via di scorrette abitudini alimentari e di uno stile di vita troppo sedentario, non ha conseguenze solo sul piano estetico “rovinando la silhouette”. Può infatti portare ad alterazioni del metabolismo di grassi e zuccheri, con conseguenze anche serie per il benessere dell’organismo.
In particolare potrebbe svilupparsi la sindrome metabolica, una condizione clinica caratterizzata da un insieme di fattori di rischio che aumentano la predisposizione individuale a malattie cardiovascolari (rischio 2 volte maggiore) e diabete (rischio 5 volte maggiore).
In base alle Linee Guida Internazionali più diffuse, si parla di sindrome metabolica quando si presentano contemporaneamente almeno tre dei seguenti parametri:
• elevata circonferenza vita (> 80 cm nelle donne e > 94 cm negli uomini)
• bassi livelli di colesterolo “buono” HDL (< 50 mg/dL nelle donne e < 40 mg/dL negli uomini)
• elevati livelli di trigliceridi nel sangue (> 150 mg/dL)
• elevati livelli di glicemia a digiuno (> 100)
• pressione alta (> 130/85 mmHg)
Secondo le statistiche circa il 20/25% della popolazione mondiale è affetto da sindrome metabolica, ma dopo i 50/60 anni di età la percentuale sale addirittura al 50%.
Meno grassi, più linea e salute
Il primo passo per liberarsi dei grassi immagazzinati e guadagnare in salute è fare scelte più attente a tavola. Evitiamo cibi industriali e junk food, privilegiamo carni bianche e pesce rispetto alla carne rossa, consumiamo frutta, verdura e legumi a volontà oltre a bere due litri di acqua al giorno. Ovviamente, va praticata con regolarità attività fisica e la più indicata è quella aerobica, ad esempio camminata, corsa, bicicletta o nuoto.
Nonostante gli sforzi però, può essere difficile smaltire gli accumuli adiposi localizzati più resistenti.
In questi casi c’è Kilocal Brucia Grassi Urto: l’innovativo perdipeso by Kilocal Program a base di Sinetrol® XPur, attivo testato, in sinergia con estratti e componenti selezionati.
Moringa oleifera e Guaranà aiutano a stimolare il metabolismo dei lipidi, il Coleus forskohlii favorisce l’equilibrio del peso, il Fagiolo è utile per il metabolismo dei carboidrati e il drenaggio dei liquidi.
La formulazione in compresse, senza glutine e senza lattosio, apporta inoltre Cromo che contribuisce al normale metabolismo dei micronutrienti e al mantenimento di livelli normali di glucosio nel sangue.