Dovrebbe riattivare il metabolismo, ma esistono anche altri metodi per farlo. Ecco le differenze
In Italia è stata battezzata “dieta del supermetabolismo”. A idearla è stata Haylie Pomroy, la nutrizionista delle dive, che propone di dimagrire riattivando il metabolismo. Per farlo è necessario seguire uno schema settimanale in tre fasi, ciascuna delle quali prevede il consumo di alcuni tipi di alimenti. Altri, come i latticini e la frutta secca, vengono messi completamente al bando.
Queste, insieme alle altre regole della dieta del supermetabolismo permetterebbero di perdere peso. Ma sono regole efficaci? In realtà il metodo più raccomandato in assoluto per riattivare il metabolismo è rinunciare alla sedentarietà.
Mantenersi fisicamente attivi è un principio fondamentale degli stili di vita sani, e in generale un’attività fisica regolare aiuta a mantenersi in forma. Ma se ci si concentra sull’aumento del metabolismo basale, l’esercizio più adatto è quello di forza, perché aumenta la massa muscolare. Infatti un aumento dei muscoli promuove un aumento del metabolismo basale.
Bisogna poi ricordare che le linee guida attuali raccomandano di garantirsi sempre una dieta varia, possibilmente senza mettere al bando intere classi di alimenti ma mangiando in modo equilibrato. Evitare completamente i latticini potrebbe esporre al rischio di carenze nutrizionali, riducendo ad esempio l’apporto di calcio in fasi della vita in cui è importante per la salute delle ossa.
Per il momento sembra che il modo migliore per dimagrire in modo sano sia non farsi mancare mangiando in modo equilibrato lipidi e deiniente, mangiando però tutto in quantità e proporzioni adeguate.