“Angelica di nome e di fatto”, questa sono io a detta di tutti, una ragazza dall’aspetto dolce e delicato, che combatte ogni giorno per diventare più forte e sicura di sé. Ho 23 anni, mi sto laureando in Lingue orientali, e sono incredibilmente attratta dalle culture diverse dalla mia.
Peccato che fino a poco tempo fa fossi anche terrorizzata da qualunque cambiamento, anche minimo, che potesse alterare la mia quotidianità.
Un bel problema per una che è cresciuta a pane e manga, sognando il Giappone! E’ questo, infatti, il mio desiderio più grande: visitare il meraviglioso arcipelago di Tokyo e di Kyoto, del monte Fuji e dei samurai, il Paese che più di ogni altro stuzzica la mia curiosità. Del Giappone amo tutto: la letteratura, le architetture, i paesaggi, i giardini, i fumetti e il cibo!
A proposito di cibo… questo è stato per anni il mio grande amico-nemico. E sì, perché la dolce Angelica è sempre stata per tutti una bambola da proteggere, una creatura delicata e fragile da colmare di mille attenzioni, anche gastronomiche.
Da piccola mia mamma e le mie nonne le studiavano tutte per stimolarmi a mangiare più di quanto a me interessasse. Ricordo piatti composti con le patatine, la cotoletta, i piselli e le carote sistemate in modo che sembrassero un paesaggio, la frutta “intagliata” in forme divertenti. Eh sì, erano diventate tutte delle artiste per farmi avvicinare al cibo giocando!
E giocando giocando… alla fine l’obiettivo è stato più che centrato, direi sfondato! Dall’adolescenza in poi, sono sempre stata sovrappeso.
Se ci penso e mi guardo indietro, mi accorgo che in quella ciccia che mi portavo addosso c’erano tanti significati, non tutti negativi. C’era l’infinito amore della mia mamma e delle mie adorabili nonne, c’erano la paura di crescere e la mia timidezza. Quei chili in più mi proteggevano, fungevano da soffice imbottitura che attutiva l’impatto con il mondo esterno.
Sono cresciuta con adulti che avevano paura di tutto: che mi ammalassi, che gli altri bambini potessero farmi male, che potessi cadere se andavo in bicicletta, o perdermi se provavo a fare una passeggiata da sola… Ovunque mi girassi vedevo volti familiari e rassicuranti intorno a me, non ho mai sperimentato nulla di diverso, non sono mai stata messa alla prova.
Tutto questo sovrabbondante amore che mi circondava è stato un bellissimo regalo ma… ad un certo punto mi sono accorta che mi stava soffocando. E’ successo durante l’ultimo anno del liceo, quando era arrivato il momento di decidere cosa fare dopo. Con il mio primo atto di ribellione in 19 anni di vita, mi sono iscritta a Lingue orientali, decidendo così di fare uno scarto rispetto al solco già tracciato per me, e di aprirmi un ponte per avventure future, ancora tutte da scrivere.
Finalmente potevo ritagliarmi un posto tutto mio nel mondo, un posto lontano dal nido.
Non è stata una strada facile: la vita da studentessa pendolare mi pesava non poco, le lezioni di lingua e letteratura giapponese, sebbene molto entusiasmanti, erano veramente dure. E così, forse per lo stress, la mia stazza era lievitata ancora di più. Oltre alla ciccia avevo sempre anche un gran gonfiore.
Tutto questo finché, un giorno, ho conosciuto un ragazzo spaesato e timidissimo, un pulcino dagli occhi mandorla pieno di ammirazione per la storia e la cultura del nostro Paese, venuto da noi a perfezionare il suo italiano.
Parlando con Hiroshi e raccontandoci le rispettive vite abbiamo trovato molti punti in comune, ed è stato grazie a lui se oggi, con la Laurea magistrale in dirittura d’arrivo, ho trovato il coraggio di programmare il mio primo soggiorno proprio nel Giappone dei miei sogni. Sei mesi a Tokyo… E la cosa bella è che ci arriverò magra!
E’ stato dopo la discussione della tesi, e la partenza di Hiroshi, che ho capito che era arrivato il tempo di dimostrare a tutti di che pasta fossi fatta. Non ho perso tempo, ho iniziato una dieta molto efficace e contemporaneamente mi sono iscritta ad un corso di yoga per prendere più confidenza con il mio corpo e scolpirlo. Volevo diventare più forte fisicamente e psicologicamente, trovare la sicurezza in me stessa. Per smaltire più in fretta i chili di troppo e la cellulite storica che fioriva sulle mie cosce, ho anche iniziato ad assumere due prodotti molto efficaci per stimolare il metabolismo e per eliminare i liquidi in eccesso.
Così facendo ho perso 9 kg, un successo che mi ha dato una enorme grinta e la certezza che, se voglio una cosa con tutte le mie forze, sono in grado di ottenerla.
Tra due settimane volo in Giappone, giusto in tempo per ammirare la fioritura dei sakura, i meravigliosi alberi di ciliegio sacri ai giapponesi. Angelica è sempre dolce di nome e di fatto, ma i capelli biondi e gli occhi azzurri nascondono un animo d’acciaio.
I miei genitori sono terrorizzati, ma io, non vedo l’ora di partire!
Le storie e i personaggi riportati all’interno di questo articolo sono inventati e pertanto non riferibili a persone e/o accadimenti specifici, tuttavia esse sono anche frutto di una rielaborazione di situazioni realistiche e pertanto in qualche modo rappresentative di episodi teoricamente possibili.