Annalisa, 32 anni | Kilocalprogram
Storie vincenti

Annalisa, 32 anni

Ho perso 4 kg per rientrare nei vecchi vestiti senza dovermi rifare il guardaroba.

La mia situazione economica non è felicissima. Ho un bambino di 3 anni e sono disoccupata. Mio marito Massimo è l’unico a portare a casa uno stipendio, ma purtroppo non è sempre sufficiente a coprire tutte le innumerevoli spese che una famiglia deve affrontare. Per fortuna alla fine ce la caviamo in qualche modo, un po’ perché siamo ottimi risparmiatori, un po’ perché possiamo contare sull’aiuto dei miei suoceri, un po’ perché ogni tanto la fortuna ci sorride con qualche lavoretto occasionale che ci consente di arrotondare le entrate.

Ogni tanto vengo chiamata dalla società di catering di un’amica e riesco a guadagnare abbastanza bene. Sono un’ottima cuoca e pasticcera, anche se non ho titoli di chef e non ho frequentato l’istituto alberghiero o grandi scuole di cucina. La mia abilità me la sono costruita con l’esperienza, imparando da mia mamma e da mia nonna e cimentandomi da sola anche nelle ricette più complicate.

Chiunque assaggi le mie specialità ogni volta mi chiede qual è il segreto di tanta squisita bontà. Nessun segreto, solo tanta pazienza, manualità, conoscenza delle materie prime e dei tempi di lavorazione. Soprattutto con gli impasti non si scherza, non basta avere sotto mano farina, burro o uova, acqua e un mattarello. A fare due gnocchi ci si riesce tutti, bisogna vedere la qualità! Insomma, quando si parla di cucina io ci sguazzo perché è la mia passione fin da quando ero bambina.

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Avevo tanti sogni, ad esempio aprirmi una pasticceria tradizionale o una rivendita di pasta fresca. Invece mi ritrovo a casa con tanti bocconi da mandare giù, non esattamente gustosi. Eppure una piccola vittoria l’ho raggiunta, quella contro i chili di troppo!

Da brava amante della buona tavola e dei dolci sono sempre stata un po’ in carne. Del resto non mi è mai importato molto, a mio marito piaccio bella polposa e poi anch’io penso che le vere donne debbano avere le curve al posto giusto. Non mi interessa essere perfetta ma stare bene con me stessa.

La gravidanza, però, aveva accentuato ancora di più le mie forme, così a un certo punto mi ero messa in testa di provare una di quelle diete lampo in cui praticamente mangi solo carne e uova. Ero riuscita a perdere 7 kg piangendo lacrime e sangue e mortificando la mia vena culinaria. Avevo smesso di fare tagliatelle e di sfornare torte fragranti, e in famiglia tutti avevano iniziato a boicottarmi per questo. Insomma, una vera tortura.

Finita la dieta avevo ripreso a cucinare come si deve e naturalmente avevo rimesso su tutti i miei chili anche perché una delle insidie di una dieta improvvisata è proprio l’effetto yo-yo: torni a mangiare come prima e l’ago della bilancia riprende a salire.

Il problema del sovrappeso si è riproposto la scorsa estate, quando a seguito di una brutta caduta mi sono rotta una gamba e sono rimasta praticamente bloccata per diversi mesi, ingrassando considerevolmente. Quando ho fatto il cambio degli armadi, l’amara sorpresa: mi stava tutto stretto da non poter respirare! Nei pantaloni non entravo più, le cerniere delle gonne si bloccavano a metà e i miei amati maglioni a girocollo mi tiravano dappertutto.

A quel punto ero a un bivio: o saltavo una rata del mutuo per rifornirmi di abiti della mia nuova taglia o dimagrivo.

Con grande sofferenza dovetti accettare la dura realtà: non potevo permettermi di spendere soldi per lo shopping, e quindi la cosa migliore era provare a smaltire i chili di troppo, ma la sola idea di ricominciare quella tremenda dieta a base di fettine di pollo e insalate scondite mi gettava nello sconforto più cupo.

Così ho deciso di chiedere consiglio alla mia amica Patrizia, quella che dirige la ditta di catering per cui ogni tanto lavoro. E’ stata lei a suggerirmi la dieta mediterranea light come tipo di regime dimagrante perfetto per me. Seguendo questo schema, non sono stata costretta a rinunciare alla pasta e al pane, ma ho semplicemente imparato a consumarli dissociati da altri carboidrati e a ridurre le porzioni.

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Certo, niente più besciamelle e carbonare per un po’, in compenso via libera a tanto sugo fresco al pomodoro e basilico, condimenti a base di verdure di stagione e pesti fantasiosi fatti con la rucola e altre buone erbette di campo. Mangio anche più pesce: ho scoperto che va bene anche quello surgelato, che costa meno di quello fresco di pescheria, e quando voglio qualcosa di appena pescato vado a scegliermi del buon pesce azzurro come le sardine, che sono economiche e mi aiutano a ridurre il colesterolo. Inoltre faccio tante zuppe di legumi: costano pochissimo e fanno benissimo. Ho anche letto su un sito che il gelato può sostituire un pasto: io lo adoro, e questa per me è stata una notizia fantastica!

Ho cambiato abitudini alimentari, ad esempio ora non salto più la colazione come facevo prima perché ho imparato che questo primo pasto della giornata è importantissimo. Adesso mi alzo un po’ prima e preparo latte e caffè per me e mio marito. Io aggiungo i fiocchi di cereali integrali e un frutto, mentre Massimo si può permettere le fette biscottate con tanta marmellata genuina fatta da me. E’ diventato un nostro piccolo rito: ci permette di iniziare la giornata in modo soft, mentre il nostro piccolo dorme ancora e fuori il cielo inizia a schiarirsi.

Per accelerare il processo di dimagrimento e ridurre i cm sul girovita ho cominciato ad assumere Kilocal brucia grassi. Mi sembra che sia stato un investimento intelligente. Dopo tre mesi di questa dieta mediterranea light, e con l’aiutino di Kilocal, ho perso 4 kg e una taglia. Così sono riuscita a recuperare quasi tutti i miei vecchi vestiti senza dover mettere mano al portafoglio!

Chiuso il capitolo dieta, con il cuore più leggero mi sono messa a coltivare un progetto molto più bello e ambizioso: aprirmi davvero una pasticceria tutta mia. Con Massimo stiamo vagliando le possibilità di ottenere un finanziamento e forse con i fondi per l’imprenditoria femminile ce la posso fare. Dimagrire, a volte, è il primo passo per spiccare il volo!

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Le storie e i personaggi riportati all’interno di questo articolo sono inventati e pertanto non riferibili a persone e/o accadimenti specifici, tuttavia esse sono anche frutto di una rielaborazione di situazioni realistiche e pertanto in qualche modo rappresentative di episodi teoricamente possibili.

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